Tutta colpa di un libro – Shelly King

Ho letto Tutta colpa di un libro di Shelly King col pregiudizio di chi sa che si tratta un libro sui libri, su quanto siano meravigliosi, fatto apposta per vendere, come sanno vendere solo i gatti in copertina.
E praticamente fino a oltre la metà ho avuto la certezza (perché lo sapevo già quando l’ho comprato) di essere caduta nella trappola.
Lei, Maggie, licenziata da una super azienda della Silicon Valley, la libreria di libri usati, Dragonfly, dove Maggie si rifugia per non pensare, minacciata dalla solita grossa e minacciosa libreria di catena, la storia d’amore fatta di messaggi che spuntano tra le pagine di una vecchia copia de L’amante di Lady Chatterley, il libraio buono stile “babbonatale”, il collega stronzo, un gatto, e lui, l’alternativo che non sai bene come prenderlo.
Tutti gli ingredienti per un romanzetto piacevole, scorrevole, gustoso e facilmente dimenticabile.
Per il sessanta per cento lo penso ancora, premettendo che non ho nulla contro questo tipo di libri, ne leggo molti, mi divertono, mi fanno compagnia e, anche loro, a modo loro, mi danno e mi insegnano qualcosa. Tra l’altro, nel libro, il dibattito su ‘romanzetti’ e ‘romanzi’ è molto vivo e io mi sono trovata d’accordo con l’autrice che fa dire a Maggie che i romanzetti d’amore che legge sono un rifugio, uno scoglio sicuro. L’importante è capirne la differenza.

Tutta colpa di un libro

Il restante quaranta per cento ha subito una variazione verso il “wow”, quando all’improvviso ci sono stati degli stravolgimenti di trama inaspettati. Per questo, davvero, complimenti all’autrice. Già pensavo di avere capito tutto ed ero anche un po’ annoiata, poi boom, una rivelazione che ha rinnovato tutto l’entusiasmo. Non vi dirò cosa succede, ovviamente, ma sappiate che questo libro, a un certo punto, ha cominciato veramente a piacermi. Un mistero meno misterioso, un po’ di dramma serio, un lieto fine non troppo stucchevole, una porta aperta sui dubbi.

È una bella storia di riscoperta e ricostruzione, e forse mi ci sono affezionata troppo perché mi sono rivista in alcune parti; il titolo italiano, purtroppo, non rende giustizia alla storia, il titolo originale The moment of everything è più degno, più giusto, il suo.
La bellezza di Tutta colpa di un libro sta anche nella bravura che ha avuto l’autrice nel far sentire l’odore dei libri, che sembra essere quasi vero nelle scene in cui si parla della Drangofly, dei suoi corridoi, degli scaffali scricchiolanti, delle scatole pericolanti. Quello, per un amante dei libri, è sempre un incentivo, è sempre magia.

The moment of everything

Quindi, non è ovviamente un libro per tutti.
È un libro per chi ama le storie d’amore non troppo complicate e senza eccessivi drammi esistenziali (ce ne sono, ma la lettura è talmente piacevole e leggera che li digerisci bene), per chi ama i libri più da un punto di vista ‘romantico’, il loro profumo, le librerie, l’oggetto, un po’ a discapito del contenuto. È un libro per feticisti del libro, insomma. E, non pensavo di doverlo dire, Tutta colpa di un libro è un libro per chi non ama le cose troppo scontate e troppo facili e anche per chi, non lettore fortissimo, non intellettuale snob, trovandosi a un bivio, ha bisogno di storie di incoraggiamento e rinascita.

3 commenti su “Tutta colpa di un libro – Shelly King

  1. Dopo aver visto di sfuggita la copertina, mi ispirava. Dopo aver letto il titolo, mi ispirava (molto) meno. Dopo aver letto la tua recensione, mi hai definitivamente convinto e lo leggerò sicuramente! Complimenti per la recensione 🙂
    p.s. mi da sempre un “leggero” fastidio quando i titoli vengono modificati in questo modo…

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