Il Triestebookfest, il secondo fine settimana: Giornalismo e reportage narrativo!

Se mi seguite anche sulla mia pagina Facebook saprete sicuramente cosa ho fatto lo scorso fine settimana.
Armata di maglietta blu e un bel sorriso, sono stata al ‘banchino soci’ per il Triestebookfest e da lì, nascosta da qualche colonna e un po’ di tende, ho assistito agli incontri del secondo appuntamento della manifestazione di cui vi ho già parlato qualche tempo fa.

triestebookfest
Da Triestebookfest

Questo fine settimana era dedicato al Giornalismo e al reportage narrativo e gli ospiti, raccontando le loro esperienze e il loro lavoro, ci hanno dimostrato che un’inchiesta giornalistica può essere anche una narrazione letteraria, e quindi può ‘informare’ e avere contemporaneamente valore artistico.

Per un impegno di lavoro non ho potuto assistere agli incontri del sabato mattina, ma Paolo Rumiz, il primo ospite, ha riempito la sala; ha raccontato della sua esperienza su un’isola disabitata come guardiano di un faro. E poi Giorgio Lauro di Un giorno da pecora ha parlato di come fare informazione con la satira.

Una breve intervista a Rumiz, realizzata da Impatto Visivo Trieste:

Nel pomeriggio, la brava Barbara Gruden, triestina, inviata speciale della Rai, ci ha raccontato la sua storia di inviata sul campo nei luoghi di guerra. Forse il nome non vi dice niente perché non è che nei servizi del tg leggiamo sempre i nomi degli inviati, ma vi assicuro che sentendo la sua voce capirete subito chi è.
Dopo, Federico Zaghis, della Beccogiallo, ha raccontato la storia della casa editrice, di come e perché hanno deciso di raccontare vicende serissime e importantissime dell’attualità e della storia attraverso i fumetti; riuscendoci molto bene, tra l’altro.

L’ultimo ospite di sabato ha di nuovo riempito fino al limite la sala ed è stato molto bello vedere che, a dispetto della fama di Trieste di essere una città “vecia”, c’erano molti giovani ad ascoltarlo: Gad Lerner. Ci ha parlato dell’informazione locale e di quella mondiale; di come non possiamo far finta di niente, rifugiandoci nella leggerezza, ignorando quello che sta veramente accadendo nel mondo. Si è parlato, con grande rilassatezza, ma non superficialità, di argomenti di ‘super’ attualità: Siria, Isis, Libia, il caso Giulio Regeni e così via.
Di lui mi ha colpito quel sorriso dolce e quella calma disponibilità che ha dimostrato a tutti da quando è arrivato fino all’aperitivo all’Antico caffè San Marco, dopo la conclusione della prima giornata.

Gad Lerner
Foto di Stefano Landucci

Un’intervista, realizzata da Giampaolo Mauro per il TgRAI, ripresa da Impatto Visivo Trieste:

La domenica si è aperta con Toni Capuozzo che ha parlato del Segreto dei Marò; Alessandro Marzo Magno ha raccontato la storia dei Soldi dal Rinascimento a Renzi, accompagnato dal professor Daniele Andreozzi.
Eraldo Affinati, col suo stile diretto, ha parlato della sua esperienza di insegnante in situazioni difficili, con ragazzi complicati, della sua scuola di italiano per giovani immigrati e del suo ultimo libro su Don Milani. Ha chiuso la giornata Andrea Segrè, parlandoci di cibo e di sprechi e di cosa è cambiato dopo l’Expo.

Ho lasciato alla fine la vera e propria scoperta di questo fine settimana: Barbara Schiavulli. È un’inviata di guerra freelance e ha lavorato per tantissime testate italiane, radio e tv. E spero che scriva come racconta le sue esperienze, perché capita veramente pochissime volte di restare seduti per più di un’ora ad ascoltare qualcuno ‘raccontare’, senza mai cali di tensione e concentrazione. È arrivata al Triestebookfest per parlarci del suo ultimo libro La guerra dentro, nel quale intervista dieci soldati con dieci ruoli diversi, e si fa raccontare la guerra dal loro punto di vista.
Vi parlerò di questo libro, perché dopo averla ascoltata non potevo proprio lasciarlo andare. E spero di emozionarmi e ‘sentire’ quello che ho sentito durante la sua conferenza e di far venire voglia anche a voi di leggere delle storie diverse, che neanche immaginiamo, né prendiamo in considerazione.

La guerra dentro

Una menzione speciale va al luogo che ha ospitato questo appuntamento col Triestebookfest e che ospiterà anche il prossimo: la Piccola Fenice è veramente un gioiellino, un’altra delle tante scoperte di questa città.

Insomma è stato un altro fine settimana pieno, interessante e di cose nuove. Un’altra opportunità per imparare, per scoprire cose da leggere, per conoscere persone nuove, rendermi utile e divertirmi.

Ammetto che, visto che è un tema col quale sono molto più a mio agio, non vedo l’ora che arrivi l’ultimo appuntamento del 1, 2 e 3 aprile, nel quale si parlerà di Lettura, scrittura e dintorni e ci saranno, tra gli altri, Fulvio Ervas, Tiziano Scarpa e Tim Parks.

Sarò di nuovo una dei volontari.
Felice di esserlo e di esserci.

 

1 commento su “Il Triestebookfest, il secondo fine settimana: Giornalismo e reportage narrativo!

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