«Ma me la spieghi un po’ questa storia del “né” con l’accento? Perché non l’ho mai veramente capita…»
Quando a chiedermelo è un mio carissimo amico, che stimo, di cultura medioalta, che scrive anche molto bene, devo proprio rispondere.
Oggi quindi vi parlo del «né». E anche del «ne».
Si tratta due paroline omonime, che significano due cose diverse e che non vanno confuse.
«ne» senza accento è:
avverbio di luogo;
pronome a volte personale, a volte con valore partitivo.
«Ne (da lì) siamo venuti fuori con grande difficoltà.»
«Te ne (di ciò) parlerò domani.»
«Buona la torta di ieri! Ce n’è (ne è, di questa) ancora?»
Certe volte viene usato con i pronomi personali «mi», «ti», «si», ecc. ecc. per intensificare l’azione di cui stiamo parlando.
«Se ne stava appollaiato su un albero.»
«Me ne sono pentito subito.»
Si scrive senza accento, dà molto senso alle nostre frasi e il più delle volte passa inosservato.
Ed è per questo che viene confuso con il cugino «né». Che si scrive con l’accento acuto.
«né» con l’accento è una congiunzione negativa. Significa «e non».
La usiamo per unire due o più proposizioni negative:
«Ci aveva ordinato di non alzarci né parlare.»
Oppure in una sola proposizione sempre negativa, per unire due elementi che hanno la stessa funzione.
«Non ho fatto né quello, né questo.»
«Tranquillo, non lo dirò né a mamma né a papà.»
In questo caso il «né» si ripete.
Troppo casino? Difficile da ricordare? Son dettagli?
Al commento “son dettagli“ manco vi rispondo. Immaginatevi da soli le testate contro il muro.
Per la difficoltà a ricordare… io che, confesso, non è che sono tutta ‘sta cima, ho imparato solo a starci più attenta, quando ho dubbi, a parte cercare su google e sui libri di riferimento, analizzo il contesto. State usando il «né» in un’espressione negativa? Allora quasi sicuramente ci vuole l’accento. Nella vostra frase ripetete «né… né…»? Allora sicuramente dovete usare la parolina con l’accento. E così via…
Se il «ne» che state usando non significa «e non», l’accento non va usato. Perché vuol dire che lo state usando come avverbio o pronome.
Beh… se avete difficoltà a distinguere avverbi, pronomi e congiunzioni il problema è un altro e il mio post vi aiuterà ben poco.
Non è così, vero?
E poi vige sempre la regola principale: rileggere quello che avete scritto. Che sia un post su Facebook, su Twitter, un saggio sui massimi sistemi, un articolo sulla migliore crema depilatoria in commercio…
Molto probabilmente vi renderete conto da soli se c’è qualcosa che non va.
Se scrivete una cosa del genere correttamente:
«Non ne voglio più sentire parlare. Non accetto né proteste, né scuse!»,
avete capito benissimo il meccanismo e potrete andare a conquistare il mondo!
Ah… ho letto anche di un fantomatico «ne’» con l’apostrofo. Esiste, sì. Ma solo se vi state riferendo a «nei» preposizione articolata e vi siete svegliati un po’ ‘Leopardi’. Insomma, lasciate perdere.
…
E se c’è qualche altro dubbio o equivoco linguistico che non vi fa dormire la notte, scrivetemi! Esploreremo insieme il disastro.
Ciao un dubbio …mi hanno chiesto come scrivere la famosa frase di Giulio Cesare…meglio vivere osando che non conoscere né vittoria né sconfitta..
Io lho scritta con entrambi i né con l accento.. invece su internet si trova solo il secondo ne’ accettato. Secondo me si tratta di errore siccome si nega sia la vittoria che la sconfitta .. grazie per la risposta
io sono felice
io credo che quando ha senso di vada scritto con l’apostrofo (cioè …che tronca):
Salve ho una domanda io e mio fratello diciamo 2 cose diverse lui dice riferendosi al modo di chiamare un amico .che si scrive Marcoli’ con l’apostrofo e io con l’accento sulla i chi ha ragione grazie per la risposta.