
Sul blog torna Linda che ci parla, con la sua solita freschezza, di Corro perché mia mamma mi picchia!
Mi trovo a riflettere su questo titolo dalla vena ironica: È uno di quegli slogan dedicati alle generazioni nate prima degli anni Novanta e di questo ne ho la prova: mia sorella, che è del ‘91, non ha mai provato l’ebbrezza di essere rincorsa per tutta la casa da mia madre e il suo mestolo. Lei da mamma non le ha MAI PRESE. Cosa che però non posso dire io.
Io che sono classe ‘85 devo far parte di una delle ultime generazioni rimaste a godere di questi tipo di educazione, una cosa paragonabile molto alla leva militare che proprio a partire per in nati dopo quest’anno è stata abolita.
Corsa con ciabatta o con mestolo. Una disciplina educativa che purtroppo non si usa più.
Ho preso questo libro perché me lo ha consigliato Patrick Trentini, autore del libro A volte corro piano. Il titolo mi è piaciuto proprio perché mi ricordava la mia infanzia e mi riportava a un pensiero dal gusto agrodolce. Però, ed è garantito, tutte le mestolate di mamma hanno fatto sì che io sia venuta su una donna educata e coscienziosa.
Anche se mia madre dubita ancora di ciò.
Il testo è scritto da Giovanni Storti e da Franz Rossi. Giovanni quello di “Aldo, Giovanni e Giacomo”, Francesco non sapevo chi fosse fino a questo libro, ho scoperto che è cresciuto a Trieste, e mi piace già solo per questo. E poi, da quello che racconta, si evince che corre forte.
Franz è tecnico, Giovanni fa ridere.
Le aspettative sono alte, le risate quando parla Giovanni si sprecano. Franz rende il racconto più intenso, vivo, reale, talvolta quasi troppo autentico, la pesantezza di qualche gara si sente tutta.
Il libro parla di corse, di tecniche di corsa, di itinerari da provare, di passione e di idee. Idee che poi si dimostreranno tutte vincenti.
Questo libro è dedicato a chi si intende già di corsa e vuole fare un ripasso tecnico alternato a grandissime risate. Non aspettatevi un libro solo da ridere, non è sicuramente quello lo scopo di Corro perché mamma mi picchia. È un vademecum per chi di corsa sa già il fatto suo, ma ha bisogno di un po’ di coraggio: d’altronde ce l’ha fatta Giovanni, uno un po’ sfigato, uno un po’ come noi, perché non possiamo farcela anche noi?